Montone sorge su di una collina che sormonta la confluenza del fiume Tevere e il torrente Carpina, è un piccolo borgo medioevale circondato da mura e perfettamente conservato nei secoli.Le sue origini si fanno risalire al X secolo, le sue vicende più note sono legate alla sorte della famiglia Fortebracci grazie alla figura del capitano di ventura Braccio da Montone famoso per la sua spregiudicatezza politica. Nel 1473, Carlo Fortebracci, seguendo le orme del padre, combatte al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia e valorosamente riesce a ricacciare i Turchi in mare, ricevendo in dono una Spina della corona di Nostro Signore Gesù Cristo. Carlo invia a Montone la preziosa reliquia e decreta di essa la festa il Lunedì dell’Angelo. La leggenda narra che all’arrivo del primo drappello di soldati, le campane della città cominciassero a suonare da sole. Ancora oggi, la Santa Spina, attira un gran numero di persone che decidono di immergersi in un’atmosfera che ha dell’irreale: la settimana che precede la penultima domenica di agosto, infatti, è tutta dedicata a lei. In occasione della festa, Montone, celebra gli antichi fasti nella Contea dei Fortebracci: i Rioni in cui si divide il paese gareggiano con bandi di sfida, rappresentazioni medioevali e si cimentano nel tiro con l’arco, per aggiudicarsi il Palio ed eleggere la propria Castellana(Margherita Malatesta, moglie del Conte Carlo). Non è facile far comprendere a parole quello che significa questa settimana per i montonesi, la storia si respira, il paese diventa un teatro naturale, il campanilismo divide i rioni e l’allegria trasuda nelle taverne sempre pronte ad offrire un gustoso piatto caldo e un buon bicchiere di vino.

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